Thursday 30 June 2011

Il black pudding


Il Sanguinaccio nell’UK (the black pudding)

Pietanza prelibata, legata a una tradizione che si perde nel tempo, prima che il mondo imponesse consumi forzati, quando si macellava un animale per tutto il paese e di quell’animale non si buttava niente.
Oggi meno consumato, forse perché il suo ingrediente principale, cioè il sangue è associato all’idea di malattia o forse perché se si pensa quali animali in natura si nutrono di sangue vengono in mente zanzare, vampiri e sanguisughe.
Di fatto il Sanguinaccio non è popolare tra le nuove generazioni, poiché queste non hanno conosciuto la fame e la guerra anzi si fanno convincere a mangiare una formaggio spalmabile dalla giovane Kelli Hu (Kaory), che di sicuro si sa solo che è salubre e spalmabile.
Per chi oggi ha un po’ di spirito di avventura enogastronomico o perché è ancora legato alla tradizione il sanguinaccio rimane un evergreen dei piatti.
In Italia ne abbiamo tante varianti, come ogni nostro piatto tutte le sue varianti sono legate alla tradizione delle regioni e dei paesi. Dal Sangelli siciliano sino al Boudin valdostano prende i nomi e le forme più diverse, in Lombardia lo chiamano Marzapane(come il dolce di mandorla del sud Italia) e lo insaccano con pane e spezie.
Nel resto del mondo non sono da meno, c’è una variabilità incredibile, usano dal sangue di bovino a quello d’oca, viene insaccato o preparato con spezie e ingredienti sempre diversi. In Sud America, Africa per non parlare dell’ Asia, è sempre presente e legato a culture povere dove si fa di necessità virtù.
In UK il Black pudding è amatissimo, può addirittura essere mangiato nella tradizionale colazione all’inglese. Anche qui è un insaccato di sangue di maiale, ma viene riempito con farina d’avena e insaporito con cipolle o menta. Può essere mangiato crudo, alla brace, fritto, o bollito.

Carico di aspettative ho quindi deciso di andarlo a comprare. Dopo una rapida ricerca su internet per vedere dove potevo andare a comprarlo ho deciso di dirigermi da Waitrose. Le alternative erano più allettanti ma meno pratiche, in giro per Londra a quanto pare c’è più di una macelleria/salumeria che si vanta della qualità del suo black pudding. Comunque visti gli impegni della giornata ho ripiegato sul fidato Waitrose, che tra tutte la catene di supermercati inglesi  è sicuramente quella con la più alta qualità ma credetemi che se la fa pagare tutta la sua qualità.
La buona notizia è che il black pudding è un cibo cosi povero e cosi poco richiesto che neanche Waitrose riesce a metterlo a un prezzo alto, 1.19£ all’unità., 400g di sanguinaccio d’oltre manica.
Tornato a casa mi sono messo ai fornelli per accompagnare il mio Black pudding con una zuppa di Lenticchie Biologiche  Italiane. A casa non sono servite le mie argomentazioni e le mie doti oratorie per convincere i ragazzi a mangiarlo. il massimo che sono riuscito a ottenere è stato l’assaggio di una fettina da parte di Alessandro, che dopo aver masticato e deglutito ha detto: almeno non puzza di sangue, sei fortunato se no te lo buttavo tutto.
É vero non puzza di sangue ma in confronto ad un sanguinaccio terrone ha un sapore meno deciso, la farina d’avena è il sapore più forte, e il mio palato italiano non è abituato a mangiare farina d’avena. Non mi è piaciuto particolarmente per fortuna le lenticchie erano buonissime. In ogni caso do al black pudding il beneficio del dubbio, magari cucinato da un inglese avrà un sapore migliore, inoltre ho letto di altre varianti in Galles, Irlanda e Scozia hanno le loro ricette, ed ho letto di variopinte alternative come il White pudding e il Red pudding. Continuerò a provare.

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